Insetti nocivi

La presenza di alcuni artropodi in allevamento è molto nociva per gli animali. Nel settore avicolo, in particolare, ne citiamo due: l’acaro _Dermanyssus gallinae_ (il cosiddetto “pidocchio rosso”) che affligge soprattutto galline ovaiole e riproduttori, e _Alphitobius diaperinus_ (il cosiddetto tenebrione o coleottero nero dei polli) che infesta soprattutto allevamenti di polli da carne e tacchini. <p style="font-size:1.5rem; text-align:center;"><p>FIG.1 –Foto al microscopio di esemplari di Dermanysus gallinae</p><img style="width:70% !important" alt="FIG.1 –Foto al microscopio di esemplari di Dermanysus gallinae" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/f5c3cf3c-ef15-426a-b702-56a6554ba76b/FIG.1%20-%20Acari%20rossi%20Porcelli_Dermanysus%20gallinae.jpg"></p> Si tratta di un acaro, di dimensioni minuscole, che si nasconde in grandi colonie negli anfratti delle strutture di allevamento, nutrendosi di sangue a spese delle galline allevate. È infatti un ectoparassita obbligato: nottetempo i “pidocchi rossi” escono dai loro rifugi e risalgono sugli animali per pungerli e nutrirsi del loro sangue in un lasso di tempo che dura dai 30 ai 60 minuti<sup>1</sup>. Questo comportamento arreca agli animali molteplici danni: innanzitutto un forte stress dovuto al fastidio dell’infestazione. La deprivazione di sangue induce anemia fino a livelli tali da provocare prostrazione con riduzione dell’ovodeposizione o addirittura, nei casi più gravi, il decesso degli animali. Oltre a ciò, gli acari trasmettono facilmente molti agenti patogeni<sup>1</sup>. La puntura degli acari nella zona della cloaca delle galline, così come lo schiacciamento di acari subito dopo il pasto di sangue può inoltre provocare la macchiatura delle uova, rendendole invendibili<sup>1</sup>. Da non trascurare, infine, i problemi che l’acaro può provocare alla specie umana, sotto forma di allergie e irritazioni a livello di lavoratori dell’azienda avicola<sup>1</sup>. <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;"><p>FIG. 2–La presenza di acari in allevamento può generare fenomeni di allergia e irritazione nella specie umana</p><img style="width:70% !important" alt="FIG. 2–La presenza di acari in allevamento può generare fenomeni di allergia e irritazione nella specie umana" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/bc69af63-73d8-4c2d-b451-f63ac122108a/FIG.2%20-%20Acari%20su%20pollice.jpg"></div> Tutto ciò rende il pidocchio rosso un pericoloso nemico da tenere sotto controllo. <style> ul {text-align:center;} li {display:inline-block !important;float:none !important;} ul.expanding-list {text-align:left;} p a {font-size:inherit;} #product-category-header .row.collapse.image { max-width: 100rem; } .buttons.links .row.collapse.image { max-width: 100rem; } </style>

  • Conoscere il nemico: il ciclo vitale del pidocchio rosso

    Il ciclo biologico del pidocchio rosso è caratterizzato da 5 stadi, tre dei quali si nutrono di sangue: adulto, protoninfa e deutoninfa. A seconda del calore e dell’umidità ambientale, il ciclo di riproduzione, da una generazione a una successiva, dura da 6 a 12 giorni. Gli acari adulti possono sopravvivere fino a 9 mesi senza compiere un pasto di sangue, anche se, nelle femmine, il comportamento ematofago è necessario all’ovodeposizione<sup>1</sup>. <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;"><p>FIG. 3-Il ciclo biologico di Dermanyssus gallinae ciclo acaro rosso</p><img alt="FIG. 3-Il ciclo biologico di Dermanyssus gallinae ![ciclo acaro rosso]" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/87770d81-fc0b-494c-93c4-48c2df032cf5/FIG.3%20-%20Ciclo%20di%20vita%20acaro%20rosso.jpg"></div>
  • Tecniche di controllo

    Una volta installato in un allevamento, il pidocchio rosso è quasi impossibile da debellare: quanto più la tecnologia zootecnica è elaborata, per esempio a livello delle odierne gabbie “arricchite”per galline ovaiole, tanto più l’ambiente di allevamento offrea questi parassiti numerosi punti in cui nascondersi<sup>1</sup>. Nel periodo di interciclo, a capannoni vuoti, può aversi l’impressione che gli acari siano spariti; in realtà hanno solo trovato nascondigli meglio protetti e torneranno ad apparire con l’occupazione del capannone da parte degli animali del nuovo ciclo.Un numero anche basso di acari superstiti è in grado di ripristinare nel tempo una popolazione elevata che sarà necessario controllare. L’obiettivo è dunque quello di ridurre il più possibile la popolazione di questi parassiti. È necessario eseguire le operazioni di pulizia a fine ciclo in modo accurato, eliminando lo sporco e le polveri che contengono parassiti vitali. È quindi possibile applicare prodotti disinfestanti nel periodo di interciclo. Elanco propone un’insetticida di tipo residuale, che dimostra un’attività prolungata, specifico per il trattamento a gabbie occupate. L’effettiva durabilità dipende principalmente dal livello di infestazione al momento del trattamento<sup>2</sup>. ___Alphitobius diaperinus___ L’allevamento del pollo da carne e del tacchino sono facilmente soggetti all’infestazione da parte di questo insetto, chiamato anche tenebrione. Si tratta di un coleottero delle dimensioni di circa 1 cm che può popolare le lettiere con colonie numerosissime arrecando danni ingenti al benessere degli animali allevati e alle strutture d’allevamento<sup>3</sup> Di questa specie di insetto, infatti, sia gli adulti che le larve sono mobilissimi ed estremamente voraci, capaci di mangiare praticamente qualsiasi cosa e quindi di consumare ad esempio il mangime destinato agli animali<sup>4</sup>. | | | | ---------- | ---------- | | ![vermi](https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/664e6ea4-e798-44dc-897a-d10ea357483e/Fig.4-%20Larve%20di%20acaro%20rosso.jpg) | ![coibentazione](https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/8dee79f2-373e-4708-af4c-e7c6a6a8e188/FIG.5%20-%20Adulti%20e%20larve%20di%20acaro%20rosso.jpg) | | <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;">Fig. 4 Reperimento di numerose larve di Alphitobius diaperinus in ambiente di allevamento </div> | <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;">Fig. 5 Adulti e larve di Alphitobius diaperinus possono scavare tunnel negli strati di materiale di coibentazione dei capannoni fino a provocarne crolli</div> | Sono inoltre in grado di scavare tunnel nello spessore dei materiali di coibentazione di cui i capannoni sono rivestiti, dove essi trovano rifugio nei periodi di interciclo. La capacità distruttiva di tali insetti è tale da ridurre significativamente la capacità di isolamento del materiale, aumentando quindi i costi di riscaldamento dell’ambiente e di ripristino, in caso di crollo dello stesso. Il tenebrione è un’importante fonte di numerosi patogeni, in primo luogo _Salmonella_ e _Campylobacter_, sia a livello di adulti che di larve<sup>5,6,7,8</sup>. Il normale comportamento onnivoro dei polli fa sì che questi insetti siano preda facile e quindi una fonte praticamente inesauribile di contaminazione e infezione. Per altro l’assunzione alimentare di adulti e larve non apporta alcun vantaggio: i tessuti rigidi sono infatti indigeribili e rallentano, fino ad ostruirlo, il transito intestinale degli animali, riducendo gli accrescimenti e peggiorando la qualità delle carcasse al macello<sup>4</sup>. <style> img {width:100%;} </style>
  • Conoscere il nemico: il ciclo vitale del tenebrione

    Il ciclo vitale del tenebrione è estremamente variabile e dipende da temperatura e umidità. Dopo l’ovodeposizione da parte della femmina, il numero di stadi larvali può ammontare a più di dieci a seconda delle condizioni ambientali. L’intero ciclo può durare da circa un mese a 5-6 mesi ed è strettamente legato alla gestione del ciclo zootecnico degli animali allevati<sup>3</sup>. <div style="font-size:1.5rem; text-align:center;color: #004267;"><p>Fig. 6 -Il ciclo biologico di Alphitobius diaperinus</p><img alt="Fig. 6 -Il ciclo biologico di Alphitobius diaperinus. Le tempistiche effettive dipendono da temperatura e umidità ambientale.![Ciclo Alphitobius]" src="https://assets-eu-01.kc-usercontent.com/c2ba457e-89a8-0195-a783-7441da982b44/b4e699d2-cef2-4e19-a83f-04fefd7910a1/Fig.6%20-%20Ciclo%20di%20vita%20Tenebrione.JPG"></div> Quando il capannone è pronto ad ospitare il nuovo ciclo di ingrasso e si inizia a riscaldare l’ambiente, l’aumento di temperatura e la riduzione dell’ossigeno portano questi insetti a fuoriuscire dai nascondigli in cui si sono riparati, in modo particolare da fessure nel pavimento e nelle pareti e dalle coibentazioni periferiche. A questo punto si attivano i processi di riproduzione e l’invasione della lettiera orientata soprattutto in direzione delle mangiatoie, dove sia adulti che larve trovano l’ambiente di sopravvivenza ideale: disponibilità di cibo, protezione, umidità e calore<sup>3</sup>. La permanenza in allevamento continua per tutta la durata del ciclo, fino al carico degli animali per il macello: in questa fase la temperatura interna si abbassa e gli insetti tornano a nascondersi nei propri rifugi fino al ciclo successivo<sup>3</sup>.
  • Tecniche di controllo

    Le condizioni strutturali di un capannone per avicoli sono di primaria importanza, come pavimenti ben cementati e raccordati con i muri. L’integrità strutturale dei muri, così come i materiali di isolamento termico, sono un fondamentale prerequisito di biosicurezza. Quando si ha a che fare con capannoni vecchi o già infestati, e non sono possibili interventi sostanziali di manutenzione, non resta altro che attuare una lotta insetticida. Adulti e larve popolano insieme la stessa nicchia ecologica comportandosi in maniera molto similare, pertanto la lotta con un presidio chimico deve avere come obiettivo entrambi gli stadi biologici. Con questo fine, Elanco propone un prodotto molto versatile, da applicare prima dell’accasamento dei pulcini, ma anche durante il ciclo in presenza degli animali<sup>9</sup>.

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Elector è un prodotto biocida - Reg. Min. Sal. IT/2015/00286/MRA Usare i biocidi con cautela. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Bibliografia insetti nocivi 1.&nbsp;Van Emous RA, Fiks-van Niekerk, Mul MF. Red mites in theory and practice. Praktijkrapport Pluimvee # 17. Animal Sciences Group, Lelystad, Netherlands (2005); 2.&nbsp;Thompson G. D., Dutton R., Sparks T. C.: Spinosad -a case study: an example from a natural products discovery programme. Pest Manag Sci 56: 696-702 (2000); 3.&nbsp;Grogan, K. & Arends, J. August 2008. “Darkling Beetles and Their Economic Impact.” Poultry Times; 2. NCSU IPM Newsletter. [http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html](http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html "http://imp.ncsu.edu/AG369/notes/lesser_mealworm.html"). 4.&nbsp;Despins, J. & Axtell, R. 1995. “Feeding Behavior and Growth of Broiler Chicks Fed Larvae of the Darkling Beetle 5.&nbsp;Alphitobius Diapernus.” Poult. Sci. 74: 331-336; 5. Roche,A., Cox, N., Richardson, L. et al. 2008. “Persistence and Level of Inoculated Salmonella Typhimurium in Larval and Adult Darkling Beetles. ”International Poultry Scientific Forum, Southern Poultry Science Society/Southern Conference on Avian Diseases. Jan 21-22:152; 6.&nbsp;Despins, J. & Axtell, R. 1994. “Transmission of Enteric Pathogens of Turkey by Darkling Beetles Larva.” J. App. Poultry Res. 3:61-65; 8. Goodwin, A.& 7.&nbsp;Douglas Waltman, W. 1996.”Transmission of Eimeria, Viruses, and Bacteria on chicks: Darkling beetle (Alphitobius diaperinus) as vectorsof pathogens”. 1996 J.Appl. Poultry Res. 5:51-55; 9. TheUniversity of Georgia. Cooperative extension service.2005. ”Darkling beetle...Costs and Control”. Poultry housing tips Newsletter. Vol17.Num 12.Nov2005; 8.&nbsp;Rosenberger, J. et al. 2010.”Influenceof litter composting on Darkling Beetle (Alphitobius diaperinus) populations, litter microbiology and the role of beetles as vectors for Broiler pathogens”; 9.&nbsp;Spinosad Technical Bulletin. DowAgroSciences.2001. [http://www.dowagro.com](http://www.dowagro.com "http://www.dowagro.com");